Kamis, 28 Juni 2012

Humor Chic intervista esclusiva - Paola Pollo, la brillante fashion editor del Corriere della Sera parla di fashion bloggers con Humor Chic



Paola Pollo, FASHION BLOGGER KILLER SPRAY
 by aleXsandro Palombo


Le Fashion Bloggers? Solo figura
nti passeggere. Le giornaliste fashion bloggers? Lascio a loro farsi fotografare con un cestino di cincilla vivi fuori dai defilé… 

Intelligente e arguta lo è, gentile e coraggiosa pure, critica, diretta e spiazzante sempre, sincera come solo alcune poche e grandi giornaliste sanno ancora essere... sicuramente. Sguardo attento e fisico atletico, un connubio perfetto per una donna che da quasi vent’anni corre da una capitale all’altra della moda per seguire e raccontare in presa diretta tutto quello che le grandi griffe presentano. Un suo difetto, fotografarla è un impresa impossibile, da sempre restia alle pose da front row preferisce nutrire di continuo la sua curiosità e il suo brillante cervello, stiamo parlando di Paola Pollo, fashion editor super schiva e riservata del più importante quotidiano italiano il “Corriere della Sera”. Humor Chic l’ha incontrata per farsi raccontare il suo esclusivo ed originale punto di vista sul pianeta fashion Bloggers.

Humor Chic - Ci sono tonnellate di adolescenti e giovani che hanno aperto un blog dove postano ogni giorno foto di se stessi con outfits sempre diversi, danno consigli in fatto di look ai loro seguaci, si chiamano Fashion Blogger. Puoi dirci cosa ne pensi?
Paola Pollo – Penso sia un fenomeno della rete e per la rete. Non trovo abbia i suoi riscontri nella macro esistenza. Non più di un paio di mesi fa ero ad una presentazione insieme alla direttrice, non più giovanissima, di un settimanale diciamo di costume. Era tutta entusiasta di aver scoperto da poco (e parliamo di febbraio!!!) le fashion bloggers: “Sì, sì la moda ha ragione a corteggiarle! Trascinano le folle….”. Non credevo alle mie orecchie. “Le folle? Scusa ma sei mai andata fuori da un liceo o da una università? Per caso vedi qualcuno/a conciata in quel modo?”. “No, no – mi ha risposto – mia figlia per prima non si vestirebbe così stravagante”. “Ecco appunto – le rispondo io –, ma sicuramente fuori dalle sfilate ne vedi tante”.

Humor Chic – In sostanza credi sia un fenomeno di nicchia che colpisce una cerchia ristretta?
Paola Pollo - Sì, riflettori sotto i riflettori dello stesso mondo. Un mondo che ama i riflettori. E amare i riflettori è un’attitudine che gratifica se stessi, innanzitutto. Ecco le foto e la voglia di mettersi in mostra. Con più o meno gusto. Ma mai parlerei di mestiere, no. Solo di nuove figuranti di un carrozzone quello della moda che fa salire e scendere, di tanto in tanto, qualcuno.

Humor Chic – Una frase forte la tua, ma per figuranti cosa intendi a chi ti riferisci?
Paola Pollo - Pensa alle top model che non ci sono più! Molte cadute in disgrazia, qualcuna ha recuperato dopo una serie di pessime figure (vedi Kate Moss, per esempio). Ci si ricorda di Cindy (Crawford) ma alzi la mano chi sogna di essere Daria (Werbowy), la bellissima modella polacca che spopola su passerelle e pubblicità da almeno quattro anni? Tutti, anzi tutte, previa cliccata su Google, perché pochissime – ne sono sicura – ne hanno presente il volto.

Humor Chic – Molti stilisti hanno iniziato a regalare abiti e accessori a molte di loro che non perdono occasione per pubblicarli online e far sapere ai loro seguaci qual’è l’ultimo regalo che lo stilista di turno gli ha inviato, proprio come fossero dei trofei da esporre. Cosa ne pensi a riguardo?
Paola Pollo - Ma il mondo della moda adora essere adorato e adorare. A prescindere. Dunque se “A” mi adora e anche solo 1000 persone la guardano sul web, mille persone potrebbero adorare me. E io adoro A. Ora non so se regalando ad A la borsetta cool servirà a vendere 1000 borsette cool: forse se è una Carpisa da 50 euro ma una Valentino da 2000 euro sinceramente non ci credo. Per carità posso sbagliarmi. E se il fashion system è impazzito per loro e le vuole ovunque e comunque, nessun problema. E’ la corte, bellezza. Contenti loro. Personalmente penso che a guadagnarci in notorietà e attenzione siano solo e unicamente le fashion bloggers. Tutto qui.

Humor Chic – Sono stati gli stessi giornalisti di moda a dare visibilità alle fashion bloggers, però adesso tra giornaliste di moda e fashion bloggers sembra che qualcosa si sia raffredato, direi inceppato, forse vengono avvertite come una minaccia?
Paola Pollo – Effettivamente è vero che sono stati i giornalisti di moda a parlare di loro per primi. La rete è un fenomeno con tutti i suoi fenomeni che siano gli avatar o i blogger. Detto questo no, non mi sono mai sentita “in pericolo” per il ruolo delle fashion bloggers. Sinceramente non sono mai neppure stata sfiorata dal dubbio, il mio mestiere è quello della giornalista: vado, vedo e scrivo.

Humor Chic – E cosa pensi delle giornaliste di moda che hanno aperto un loro blog e come fossero delle ragazzine ogni giorno pubblicano una loro foto con outfits sempre diversi, qualcuna poi per giustificare la triste fotina farcisce la minestrina con punti di vista fashion, non pensi siano ridicole?
Paola Pollo – Sono passati trent’anni dal mio primo articolo e diciotto dalla prima settimana della moda e posso ancora entusiasmarmi o annoiarmi di una sfilata. Non mi interessa farmi fotografare con un cestino di cincilla vivi fuori dai defilée… Né corro a postarmi se una mattina mi vedo cool con una scarpa a forma di banana! Se qualche collega è passata dall’altra parte, evidentemente aveva quell’attitudine e chissà che, dopo una collezione farà anche un film. Il mio sogno non è disegnare un paio di jeans ma intervistare John Galliano, il punto è che quì si fà una gran confusione di ruoli.

Humor Chic – Non trovi che ci sia una galoppante superficialità e un invasione di mediocrità, un pericoloso pressapochismo che ha invaso il sistema?
Paola Pollo - Se mi chiedi se un certo pressapochismo e una certa superficialità ci siano, ti rispondo che forse sì.

Humor Chic – Forse bisogna tornare a mettere l’accento sulla parola serietà, professionalità, sacrificio, passione, formazione più che improvvisazione?
Paola Pollo - Dal momento in cui decidi di diventare giornalista a quando firmerai il primo pezzo su un quotidiano importante potrebbero passare – se ti va bene – dieci anni (laurea, scuola-praticantato, stage, primo contatto) per postare la tua foto con il cestino di cincilla vivi basta un click… Ma questo i signori della moda, lo sanno. O no?

Humor Chic – Probabilmente in molti lo hanno dimenticato, non credi?
Paola Pollo - E allora il pallino lo passerei a loro, per capire meglio.

E noi di Humor Chic attendiamo con trepidante attesa la risposta degli stilisti... 

Au revoir chicest